Guru 
Iscritto il: 21/12/2007 13:07
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Cari colleghi, tutta da apprezzare la buona volontà di affermare l’identità che ci spetta con simboli come da oggetto. Pure io mi sono reso partecipe con entusiasmo. Ma sono giunto alla triste conclusione personale che chi ci ha cacciato in queste “sabbie mobili” è ben cosciente che il nostro agitarsi inconsulto, non fa altro che aggravare la situazione, infossandoci ulteriormente.
Il riconoscimento di un eventuale motto, stemma araldico e gruppo sportivo, dipende infatti, nell’attuale nostro ordinamento giuridico, da una possibile conformazione di società, gruppo, associazione o simili: un'altra suddivisione!
La società “X” attua uno stemma araldico che NON rappresenta le GPG ma la società “X” (che vuole rappresentare le guardie coi meri iscritti).
L’associazione “Y” fonda il Gruppo sportivo delle Gpg che NON rappresenta prettamente il gruppo sportivo nazionale delle Gpg, ma il gruppo dell’associazione “Y” (che vuole rappresentare le guardie coi meri iscritti).
A nessuno sarebbe vietato di formare il gruppo “A” o la società “B” o la cooperativa “C” o l’associazione “Pinco Pallino” fino alla “Z” e poi oltre ancora, con medesimi intenti delle prime a rappresentare le Gpg ognuno – ben inteso - proprie iscritte!
… e l’unione apparente, diviene invece inesorabile disunione.
Se il sito GuardieInformate diviene associazione, il sito diviene parte dell’associazione come sito dell’associazione; oppure può rappresentare una società virtuale; in ogni caso è soggetto alle regole dell’associazione e l’andamento di questa ultima dipende dai soci e dal Presidente che promulgano le regole. Il presidente stesso è eletto ed ha carica limitata nel tempo.
Come si concilierebbe l’Amministrazione del Forum ora condotta in una speciale oligarchia senza limite di tempo, doverosamente tipica dei siti??? Leon sarebbe incaricato amministratore con possibilità di revoca nelle prossime elezioni? … e se le la conduzione di futuri presidenti fossero in contrasto con l’andamento del forum voluto dall’attuale amministratore? …
La verità è che quanto fino ad ora risolto in oggetto, a mio credere, sono solamente dei inefficaci se non addirittura gravosi palliativi: come dare da bere acqua salata a chi ha sete!
La verità è che la nostra organizzazione trova ragioni più profonde e giuridiche:
c’è il bisogno di una riforma che riconosca IL CORPO NAZIONALE DELLE GUARDIE GIURATE, come struttura dello Stato ad ordinamento civile, incardinata nel Ministero dell’Interno “Dipartimento della Vigilanza privata”, (tipo il Corpo dei Vigili del Fuoco), che demanda alla Aziende autorizzate l’organizzazione lavorativa nel rispetto delle regole del Lavoro. Quindi, organizzata in un scala giuridica di Stato, quale organigramma, con (propongo esempio):
- a vertice del C.N. GG. (Corpo Nazionale Guardie Giurate) un Prefetto incaricato a capo del Dipartimento;
- un Vice Capo Dipartimento Vicario capo del C.N. GG.
Quindi:
- organizzazioni reginali istituite comandate da Prefetti incaricati
- comandi provinciali istituiti dipendenti a Prefetti e Questori locali
- distretti, distaccamenti permanenti e volontari e posti di vigilanza, istituiti alle dipendenze dei comandi provinciali;
- reparti e nuclei speciali, per particolari attività operative che richiedano l’impiego di personale specificamente preparato, nonché l’ausilio di mezzi speciali o di animali, agli ordini di un Prefetto designato.
Solo in questo ambito sarebbe riconducibile proposte alle dirigenze di Stato come loghi, motti e gruppi sportivi che rappresentino nella sua unicità a livello nazionale la categoria in modo giuridicamente riconosciuto a tutto il CORPO DELLE GUARDIE GIURATE (coi diritti di rito) e non per singole società, gruppi, associazioni, del momento.
Questa è la mia opinione. La strada è lunga e contorta, ma non bisogna demordere. Prenderne atto è già un grande passo avanti.
Data invio: 25/9/2010 21:29
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