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Re: Paralizzatore elettrico
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Io sono favorevole, chiarmente ad un dissuasore che non provochi la morte ma solo stordimento, se poi quelli in uso sono pericolosi è un'altra cosa, credo che il collega Alcatraz, voleva solo sapere quanti lo troverebbero idoneo, non se è pericoloso o meno, resta chiaro è lo ripeto che per me sarebbe un deterrente nel caso la pistola risulterebbe pericoloso utilizzarla, chiarmente che devono effettivamente solo stordire, se sono mortali allora e un'altro discorso.

Data invio: 22/12/2007 3:59
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"" Non abbiate paura ad avere coraggio ""
faccina1 ( Papa Giovanni Paolo II )
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Re: Paralizzatore elettrico
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Salve. Credo che entrambi gli oggetti rappresentino un completamento dell'equipaggiamento della GPG: almeno se lo scemo col coltello si fa avanti non sei costretto a gambizzarlo con la cal .45!!!
Buone Feste a tutti.

Data invio: 24/12/2007 12:24
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Il saggio é colui che sà di non sapere!

Un uomo che non si sforza per rendere il mondo migliore...non é un uomo!
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Re: Paralizzatore elettrico
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Concordo Neo...

Data invio: 25/12/2007 6:39
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Il mio cuore è saldo come una roccia...Il mio coraggio è infinito come il deserto...Il mio nome incute terrore.......APACHE
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Re: Paralizzatore elettrico
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giusto neo, anche se sarebbe meglio gambizzarlo con la 45

Data invio: 25/12/2007 16:46
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VIVI COME SE TU DOVESSI MORIRE SUBITO PENSA COME SE TU NON DOVESSI MORIRE MAI

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Re: Paralizzatore elettrico
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Storditori elettrici

Cass. I, 9 giugno 2004 n. 25912
“Un apparecchio in grado di produrre scosse elettriche, ad alto o basso voltaggio, essendo naturalmente destinato - sia pure per motivi di difesa personale - ad offendere l'eventuale aggressore, costituisce, agli effetti della legge penale, arma, il cui porto non autorizzato al di fuori della propria abitazione o delle appartenenze di essa integra la contravvenzione prevista e punita dall'art. 4, comma primo, della legge 18 aprile 1975 n. 110 (norme integrative della disciplina vigente per il controllo delle armi, delle munizioni e degli esplosivi), a nulla rilevando la sussistenza del giustificato motivo o delle circostanze di tempo e di luogo di cui al comma secondo della citata disposizione, che riguardano non le armi, ma gli oggetti atti ad offendere.”



La soluzione giuridica non è facile perché nel momento che se si porta uno “strumento” che sia chiaramente “destinato allo scopo di offendere”, la legge lo equipara ad un’arma impropria e quindi si risponde di porto senza giustificato motivo di uno strumento atto ad offendere.

Ricordo poi che lo scopo primario dei mezzi di autodifesa non è far del male, ma è di consentire di guadagnare tempo per aver modo di offrire un intervento più mirato ed efficace, ad esempio l’invio sul posto delle Forze dell’Ordine in numero adeguato.

Da un punto di vista tecnico si ricordi poi che quando ci si difende occorre poterlo fare in modo serio; le mezze misure servono solo a far incattivire l’avversario. La difesa deve essere tale che con un solo atto l’aggressore viene messo nella impossibilità di reagire per il tempo necessario per immobilizzarlo definitivamente o per poter fuggire a distanza di sicurezza. Attenzione quindi agli spray al peperoncino cui ho portato sufficiente spiegazioni nella pagina dedicata a questi stumenti.

Per usare questi oggetti come difesa è necessario avere agilità e prontezza di riflessi e sapere dove colpire; altrimenti è sempre meglio evitare di far incattivire l’avversario; se questi è già pronto a tutto, allora ovviamente si può rischiare il tutto per tutto.


Il Taser
Il Taser è un'arma da difesa nata all'inizio degli anni 1970 dal miglioramento dei manganelli elettrici; l'idea nuova di un certo John Cover fu di consentire la scarica elettrica a distanza mediante due freccette collegate al generatore di scarica ciascuna da un sottile filo elettrico isolato e sparato fino ad una distanza di 5 o 6 metri. Il nome è una abbreviazione per "Thomas A. Swift's Electronic Rifle" dove Thomas A. Swift è l'eroe di un fumetto popolare all'epoca!

Le affermazioni sulla innocuità provengono però solo dal produttore .
Nel novembre 2004 lo Air Force Research Laboratory (AFRL) ha pubblicato la notizia che i Taser e apparecchi analoghi provocano acidosi del sangue che hanno come conseguenza pericolose alterazioni del ritmo cardiaco fino all'arresto cardiaco . Ha quindi smentito le affermazione del produttore che attribuiva allo AFRL attestazioni di innocuità. Pare che dal 2001 siano morte 70 persone dopo essere state colpite dalla scarica elettrica.

Il taser incontra sempre più favore tra le forze di polizia perché permette di immobilizzare persone violente senza dover ricorrere ad armi da sparo del tutto eccessive per lo scopo da ottenere e che provocano guai a non finire in caso di incidente. Inoltre il taser è d'obbligo per gli interventi su aerei in cui solo poche persone con alta preparazione specifica hanno il controllo dei nervi e dell'arma necessario per evitare di forare la carlinga pressurizzata, con effetti tragici .

Attualmente vi sono sul mercato due tipi di taser.
I taser della Tasertron in California
I taser della Taser International in Arizona

Oggi questi nuovi modelli consentono di individuare il possessore dell'arma perché assiene alle frecce sparano una serie di dischetti con sopra il numero di serie della cartuccia. I modelli per polizia dispongono anche di un chip che registra tempi e modo di impiego.

Nella pratica di polizia si sono dimostrati estremamente efficaci, specie se muniti di laser che ne aumenta l'effetto deterrente; in Florida, dove è stata sperimentata in alcune località, l'uso di armi da fuoco da parte della polizia si è ridotto a zero e le lesioni a criminali o poliziotti si sono ridotte del 70%. Trovano buon impiego sugli aerei ove non è pensabile di sparare con armi da fuoco.


Normativa
Per la legge italiana questi apparecchi sono considerati armi proprie. Non sono considerati armi comuni da sparo in quanto essi non proiettano un proiettile attraverso una canna, che è requisito comune a tutte le armi da sparo (salvo l'espressa eccezione delle lanciarazzi, in cui l'artificio è contenuto in un tromboncino e che sono state assimilate alle armi comuni per volontà del legislatore). Per importarli occorre licenza di importazione.
Come armi proprie esse possono essere vendute solo da armieri e solo a persone munite di porto d'armi o di nulla osta. Non possono essere portare per nessun motivo, neppure da chi ha licenza di porto d'armi.
Solo la frusta elettrica per vaccari non è arma ma strumento, può essere acquistata liberamente e può essere portata per giustificato motivo (meglio avere una vacca davanti! )


L’ultimo caso ha visto morire un italiano. L’episodio ha avuto luogo in Canada, precisamente in Quebec, dove Claudio Castagnetta, dipendente da anfetamina e in evidente stato confusionale, è entrato in un negozio ed è stato immediatamente bloccato dagli agenti di sicurezza che l’hanno colpito con numerose scariche di taser .

Quello che sicuramente resta come dato di fatto è che il Taser, di cui è da poco stata presentata una variante capace di essere sparata sulla vittima a distanza di 100 piedi, rimane un’arma decisamente pericolosa.

Altro noto caso riguarda Robert Dziekanski deceduto all'aeroporto di Vancouver dopo essere stato tramortito con un taser. Secondo i testimoni, le forze dell'ordine sarebbero andate per le spicce: dopo soli 24 secondi dal proprio intervento - Robert non parlava neppure inglese - hanno proceduto a sparare. All'arrivo dei soccorsi Dziekanski, caduto in stato di incoscienza, è stato dichiarato morto .

Il video che riprende tutto l’accaduto ha fatto il giro del mondo:

qui il video

(Per la cronaca, guardando il tragico video, ci si rende conto di quanto possa essere difficile (e improbabile) ammannettare, uno che non vuole farsi ammanettare (figuriamoci se poi mena!), anche se in forze maggiori, sia numericamente che fisicamente. Meditare… )

L'ONU arriva a formulare un giudizio così duro sui Taser in risposta alla decisione del governo portoghese di dotare della "pistola" modello X26 le proprie forze di polizia. Il Portogallo "dovrebbe considerare l'abbandono dell'uso dei Taser X26", dicono le Nazioni Unite, in virtù delle gravi conseguenze fisiche e psicologiche sui soggetti vittima di queste vere e proprie armi, il cui uso va contro le convenzioni internazionali sulla tortura .

La mia personale opinione è che questi tipo di strumenti civili o per le forze dell’ordine, devono essee usati con molta attenzione e non tanto per limitare i tempi di intervento ma solo quando non resta altro modo per difendersi o per la polizia risulta un intervento fallimentare. Solo allora è giusto si opti per queste procedure preventive, che come in qualsiasi altro intervento, comportano un margine di rischio per chi lo subisce.

Data invio: 7/1/2008 13:50

Modificato da ADMIN su 7/1/2008 16:19:06
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Re: Paralizzatore elettrico
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matrix23 ha scritto:
giusto neo, anche se sarebbe meglio gambizzarlo con la 45
pensare a priori di gambizzare per neutralizzare un potenziale aggressore non armato, è a dire poco sprovveduto ed irresponsabile.

Se vogliamo entrare nel merito una calibro 45 a breve distanza ha la capacità di staccare di netto un arto.

A 5 mt, sette registri telefonici saldamente ancorati l'un-l'altro, ma neppure fissati ad una base, vegono trapassati tutti da una palla blindata o in piombo che sia e all'uscita ne risulta un cono di coriandoli della dimensione di una bottiglia. Provato di persona.

Ecco il classico esempio di come amazzare uno per poi dire "non credevo..." "non volevo..."

Mi spiace matrix23, se posso risultare poco simpatico, ma questo è un forum pubblico, dove ci sono molti che possono leggere e prendere fischi per fiaschi!

Data invio: 7/1/2008 14:04
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Re: Paralizzatore elettrico
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Bafometto ha scritto:
gambizzare per neutralizzare un potenziale aggressore non armato, è a dire poco sprovveduto ed irresponsabile.

Rettifico: scusa matrix23, mi era sfuggita la parte dell'esempio con aggressore armato di coltello

Data invio: 7/1/2008 18:26
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