Guru 
Iscritto il: 2/7/2009 21:19
Da Provincia di Novara
Gruppo:
Utenti registrati
Messaggi : 1706
|
Sinceramente noto che questo topic ha preso una piega un po' confusa rispetto alle sue origini ovvero si sta andando a toccare punti che solo ipoteticamente e lontanamente possono andare a toccare la sua semplice analisi che ritengo sia: "pattugliamento generico della città ai fini della pubblica sicurezza da parte di GpG" --> "non è possibile". Tuttavia non ritengo utile lasciare nulla in sospeso poiché si possono incrementare dubbi ed ulteriore confusione. Cerco di mettere un po' di ordine schematico rivolgendomi in particolare ad Alvaro che mi ha posto una domanda specifica.
- Dovrebbe ormai essere chiaro cosa è in potere del Sindaco e cosa non lo è in tale situazione, ho risposto in precedente post inerente alle ordinanze. Questo ritengo sia valido ed esauriente per il mero significato del topic.
Per quanto riguarda il seguito invece...
Alvaro, citi articoli del CP dai quali sottotitoli giustamente che l'obbligo della segnalazione alle autorità di eventuali eventi criminosi riguarda i Pubblici Ufficiali e gli incaricati di Pubblico Servizio mentre tale obbligo riguarda tutti i cittadini nei soli casi previsti dall' art. 364 C.P., io aggiungo anche il 365 C.P. che riguarda l'omesso referto da parte di personale medico-sanitario che, per natura della propria operatività, può venire a conoscenza di eventi illeciti. A tal proposito rispondo: vero è che il legislatore pone particolare attenzione per le figure che ricoprono cariche di Pubblico Ufficiale ed incaricato di Pubblico Servizio riguardo a tale obbligo, pur vero è però che, in caso di indagini, il cittadino in tale omissione, apparentemente esente, può incappare nell'art. 378 C.P. (favoreggiamento), seppur non limpida la questione ci sono casi in cui ciò è accaduto. Conseguentemente a quanto sopra, quel che dici è vero MA esiste una parte di legislazione che tende comunque a responsabilizzare ogni singolo soggetto e ne prevede sanzioni, in alcuni e non rari casi, in caso di omissione. Detto ciò, non ritengo comunque che tale disparità possa essere considerata un "handicap" da una (o entrambe) le parti, tantomeno come presa di posizione "spetta a me questo compito", pur esistendo una sorta di gerarchia in ciò. Il Pubblico Ufficiale e l'incaricato di Pubblico Servizio, oltre agli onori, hanno oneri dai quali non posso sottrarsi. Se si tollera di malgrado il disinteresse di un privato cittadino (io non lo tollero proprio), fermo restando che può incorrere nel 378 C.P., non si tollera assolutamente per le cariche sopra-citate. RAMMENTO CHE stiamo parlando di situazioni a cui si assiste per fatalità, non di un controllo preventivo che va ad eludere ciò che è regolamentato, la cosa è ben diversa. Da ciò torno in riferimento al nocciolo della questione ovvero "di chi è la competenza per il caso specifico".
Passando ad altro punto, cito tua affermazione Alvaro: " ...senza calcolare che se fai questo lavoro, per esperienza, dovresti sapere che quando l'uomo comune e quindi cittadino si sente in pericolo e spaventato, quando vede l'auto delle GpG la ferma senza esitazione il che vuol dire che la sola idea che per il controllo basta fare una segnalazione alle FF.OO lascia il tempo che trova perché il problema del controllo è più intenso e rischioso." ...dunque, pur essendo GpG mi ritengo uomo comune e cittadino, l'uno non esclude l'altro. Quando in servizio espleto semplicemente le mie mansioni da GpG. Quel che dici è vero, succede sporadicamente ed è successo anche a me. Parli di uomo in pericolo e spaventato quindi colui che sta subendo l'azione. Penso sia normale in tali circostanze cercare alleanze così come le cerca chi soccorre perché l'unione fa la forza. Qualunque alleanza è utile a maggior ragione se l'alleato è un'uomo armato che in tale occasione riconosce come incaricato di Pubblico Servizio (cosa che in situazioni di norme tranquillità facilmente si scorderebbe). In tale situazione, se non di lieve entità, la GpG (IPS) deve comunque allertare le FF.OO cosa che potrebbe fare tranquillamente la vecchietta che assiste dietro la tenda della finestra di casa (situazione non difficile).
Estrapolo..."...il che vuol dire che la sola idea che per il controllo basta fare una segnalazione alle FF.OO lascia il tempo che trova perché il problema del controllo è più intenso e rischioso" A ciò rispondo: "difatti!" Mai detto che sono dell'idea di affidare il controllo territoriale ai fini della pubblica sicurezza a cittadini impreparati e/o incauti, mai detto che si potrebbe arginare il problema con semplici segnalazioni alle FF.OO. Tuttavia non ho nemmeno mai detto che affiderei ciò alle GpG. Di tutto ciò ho sempre sostenuto l'esatto contrario, e non solo per questioni legislative seppur queste sempre in cima alle motivazioni. Proprio perché "il problema del controllo è più intenso e rischioso" (citando tue parole) questo deve necessariamente essere affidato a chi di dovere perché legalmente legittimato, riconosciuto come forza pubblica, perché preparato a tale necessità (per preparazione intendo soprattutto giuridica). L'intervento di una GpG e/o privati cittadini rientano nella sfera dell'occasione dovuta a fatalità (mi trovavo a passare di li). Questo è inoltre quanto sancito dal legislatore è perciò superfluo ed inutile pensare a differenti misure (o cammuffate ma sempre a tale scopo) poiché si entrerebbe in un'altra sfera ovvero in ciò che non è consentito. Se vuoi sapere come io penso la pubblica sicurezza ti rispondo in tali termini: efficace, rapida, autorizzata, preparata. Deve poter fare in maniera diretta senza necessità di interfaccare. Per rispondere a questi parametri è logico a chi questa deve competere, d'altronde competenza già contemplata nelle normative.
Tu Alvaro mi domandi: "se permetti vorrei sapere se tu fossi in pattuglia da GpG vieni chiamato in ausilio da un cittadino che vede commettere un pestaggio, un furto, un tentativo di stupro ecc.ecc. ai danni di un'altra persona che fai scappi, provi ad intervenire, ti metti comodamente ad aspettare le FF.OO?" Ohhh...ti ringrazio per la domanda perché a ciò ti posso rispondere con dati oggettivi e non solo ipotetici. A ciò innanzitutto ti rispondo che non sono MAI scappato MA ho sempre valutato il da farsi a seconda delle circostanze. Riporto qui sotto situazioni in cui mi sono trovato. 1) mi trovavo in servizio c/o una stazione ferroviaria per anti-vandalismo (così riportava l'ordine di servizio). Scoppiò una rissa tra 7/8 soggetti palesemente ubriachi. A fronte di tale situazione ti rispondo chiaramente che allertai le FF.OO ed aspettai, non troppo comodamente, il loro arrivo. Solo dopo diedi il mio appoggio ampiamente autorizzato. Sai perché? Perché serve ragionare sulle conseguenze delle proprie azioni. Se mi fossi buttato in mezzo, oltre a prenderle cosa che già mi avrebbe fatto girare il c...ni, alta sarebbe stata l'eventualità che avrebbero potuto sfilarmi l'arma cambiando piega alla rissa. Furono le stesse FF.OO che mi dissero che avevo agito correttamente e che avevo fatto bene ad aspettare. 2) Donna sdraiata in mezzo la sdrada ubriaca con reazione violenta al soccorso (durante il servizio di zona perché si chiama così, non pattuglia). Allertati 118 e 112, tenuta la donna sul posto dal sottoscritto. 3) tossicodipendente in agitazione in medesime condizioni come sopra. Modus-operandi identico a sopra. 4) mi fermano mentre ero in servizio di zona chiedendomi di fermare un soggetto che avrebbe rubato un ciclomotore ai richiedenti. Questo si trovava avanti 200/300 metri e camminava a piedi (mha...? Mi chiesi), fermo comunque il tizio dicendogli di aspettare mentre già avevo allertato il 112. Altro che calmare il presunto ladro, dovetti salvarlo dal linciaggio poiché erano sopraggiunte le presunte vittime. A pattuglia cc arrivata spiegai la situazione e chiesi se servivo. 5) pestaggio tra due extracomunitari visto durante il servizio di zona. Calmato dal sottoscritto e chiamai il 112. Fui minacciato, chiusi il tizio tra il muso della macchina ed il muro fino all'arrivo dei cc.
Successo ad un mio collega, sventata rapina ad un benzinaio mentre stava tornando a casa dal servizio. Potrei però anche dirti un paio di episodi in cui ho fatto, fuori servizio, in borghese, senza qualificarmi come GpG alle FF.OO.
Tutti però fatti casuali dovuti a fatalità, torniamo al nocciolo della questione.
Cito: "ti dico che per quanto riguarda il controllo limitato al mero esercizio di pattugliamento e prevenzione ci sono istituti avanzati che lo farebbero molto ma molto bene" Parli del servizio di zona per la tutela dei beni mobili ed immobili mi auguro, già in affido alla vigilanza privata. Se così, lo spero bene dato che rientra nella sfera giuridica dell'esercizio in oggetto. Non ti riferisci al pattugliamento territoriale ai fini della pubblica sicurezza vero?
Ora riporto la tua precedente affermazione che mi ha fatto scaturire dubbi da cui mio precedente commento: "poi nella fattispecie del Sindaco di cui sopra certamente userà la polizia municipale ma ormai dovremmo aver imparato che quando qualcuno vuole più attenzione paventa sempre di assoldare le GpG, dai Sindaci, ai rappresentanti dei negozianti dei centri storici..." Per quanto riguarda la tutela dei beni mobili ed immobili è ovvio, per ciò che concerne la pubblica sicurezza richiamo il nocciolo del discorso.
Giusto per concludere il quadro, ognuno è responsabile delle proprie azioni e/o decisioni. È però bene ricordare che in caso di ipotetico abuso ed illecito, nell'ipotesi di trovarsi in sede di giudizio, ciò che fa fede è ciò che è legiferato NON ciò di cui siamo convinti. Famosa è la frase "LA LEGGE NON AMMETTE IGNORANZA".
In ultimo mi permetto una considerazione personale: penso che se ognuno pensasse a fare bene il suo e solo il suo, questo a 360 gradi, sarebbe un gran passo avanti.
Penso di aver esaurito l'argomento.
Data invio: 20/9/2015 1:09
|